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Le informazioni devono essere gestite in modo sicuro, accurato e affidabile e devono essere prontamente disponibili per gli usi consentiti. E’ utile sottolineare che per “utilizzo dell’informazione” si intende qualsiasi forma di trattamento che si avvalga di supporti elettronici, cartacei o consenta, in una qualsiasi forma, la comunicazione verbale. La norma ISO/IEC 27001:2013 prevede che il responsabile della sicurezza svolga periodicamente una “valutazione dei rischi” tenendo chiaramente in considerazione gli obiettivi strategici espressi nella presente politica, degli incidenti occorsi nel periodo e dei cambiamenti strategici di business e tecnologici accaduti; tale analisi dei rischi ha lo scopo di valutare il rischio di ogni assett (o beni con valore utilizzati nella tecnologia dell’informazione o comunicazione) da proteggere rispetto alle minacce individuate. La direzione condivide con il responsabile della sicurezza delle informazioni la metodologia da impiegare per la valutazione del rischio, approvando il relativo documento; nella metodologia della redazione inoltre la direzione partecipa alla definizione dei parametri ed alla scala dei valori da impiegare, considerando al termine della valutazione i risultati ottenuti accettando la “soglia di rischio accettabile”, il “trattamento di mitigazione dei rischi” oltre tale soglia, ed il rischio residuo a seguito del trattamento. Tale analisi sarà ponderata anche rispetto al valore del business dei singoli beni da proteggere e dovrà identificare chiaramente le azioni da intraprendere e da classificare secondo una scala di priorità che rispetti gli obiettivi aziendali, il budget a disposizione e la necessità di mantenere la conformità alle norme e leggi vigenti. Detta analisi dovrà inoltre essere elaborata ogni qualvolta si verifichino cambiamenti tali da incidere sul profilo del rischio complessivo del sistema.

Obiettivi

L’obiettivo del sistema di gestione della sicurezza delle informazioni in RCM Italia è di garantire un adeguato livello di sicurezza dei dati e delle informazioni nell’ambito del campo di applicazione definito (acquisizione, trattamento e conservazione di dati e documenti digitali) tramite l’identificazione, la valutazione ed il trattamento dei rischi ai quali i servizi stessi sono soggetti.

Il sistema di gestione della sicurezza delle informazioni di RCM Italia definisce un insieme di misure organizzative e tecniche procedurali a garanzia del soddisfacimento dei sottoelencati requisiti di sicurezza di base:

  • Riservatezza : ovvero la proprietà dell’informazione di essere nota solo a chi ne ha i privilegi;
  • Integrità : ovvero la proprietà dell’informazione di essere modificata solo ed esclusivamente da chi ne possiede i privilegi;
  • Disponibilità : ovvero la proprietà dell’informazione di essere accessibile e utilizzabile quando richiesto dai processi e dagli utenti che ne godono i privilegi.

Inoltre con la presente politica, RCM Italia intende formalizzare i seguenti obiettivi nell’ambito della sicurezza delle informazioni:

  • Preservare al meglio l’immagine dell’azienda quale fornitore affidabile e competente.
  • Proteggere il proprio patrimonio informativo.
  • Proteggere il patrimonio informativo del cliente.
  • Garantire la manutenibilità e leggibilità a lungo termine del patrimonio informativo in Conservazione dei clienti.
  • Costituire un modello di infrastruttura tecnologica – organizzativa ottimale per la conservazione a norma.
  • Garantire provisioning e deprovisioning per il servizio di conservazione a norma.
  • Garantire nel tempo la fruibilità del dato conservato sulla base delle tecnologie impiegate per la sua creazione e sulla base della disponibilità di nuove tecnologie.
  • Garantire corretto dimensionamento dell’infrastruttura del modello di conservazione anche alla luce di un efficiente processo di capacity planning
  • Adottare un opportuno modello di business continuity e disaster recovery per dare continuità al servizio nel rispetto degli SLA contrattuali.
  • Evitare, per quanto possibile, i ritardi nel delivery.
  • Adottare le misure atte a garantire la fidelizzazione del personale e la sua professionalità.
  • Rispondere pienamente alle indicazioni della normativa vigente e cogente.
  • Aumentare, nel proprio personale, il livello di sensibilità e la competenza sui temi della sicurezza.
  • Pianificare e gestire le attività a garanzia della continuità del servizio per minimizzare il rischio di perdita e indisponibilità dei dati dei clienti.
  • Svolgere costantemente un’analisi dei rischi con esame delle minacce e vulnerabilità associate per eseguire azioni opportune di contrasto.
  • Pianificare e realizzare convenzioni a lungo termine decennali in ambito Conservazione a norma.

Criteri per l’identificazione della tipologia delle informazioni.

RCM Italia è consapevole sia dell’importanza della tutela della riservatezza delle informazioni in generale e sia che non tutte le informazioni necessitano dello stesso grado di sicurezza e segretezza del dato. Poiché l’aumento dei livelli di protezione implica un aumento nell’utilizzo di risorse e un conseguente aumento di costi RCM Italia ha suddiviso le informazioni in categorie distinte ai quali applica diversi trattamenti. Ogni informazione può appartenere ad una o più categorie.

  • Informazioni interne ed esterne.

– Interne: fanno parte di questa categoria tutte le informazioni aziendali associate al personale, alle mansioni, ai ruoli, agli strumenti aziendali necessarie allo svolgimento dell’attività lavorativa quotidiana. Alle informazioni interne afferiscono anche tutti i dati clienti necessari all’erogazione del servizio o ad attività amministrative ad esso associate.

– Esterne: fanno parte di questa categoria le informazioni del cliente o di terzi, fornite dal cliente, cui RCM Italia viene a conoscenza nell’erogazione del servizio richiesto. A questa categoria appartengono:  i documenti e dati utilizzati per il test e il collaudo degli applicativi in licenza; i documenti e dati utilizzati per il debug; i documenti e dati che RCM Italia conserva, elabora e gestisce conto terzi nei propri impianti.

  • Informazioni identificative aziendali e personali. –

Aziendali: fanno parte di questa categoria le informazioni che identificano o rendono identificabile una persona giuridica (azienda), solitamente sono informazioni pubbliche.

– Personali: fanno parte di questa categoria le informazioni che identificano o rendono identificabile una persona fisica e che possono fornire dettagli sulle sue caratteristiche, le sue abitudini, il suo stile di vita, le sue relazioni personali, il suo stato di salute, la sua situazione economica. Queste a loro volta possono contenere dati il cui grado di riservatezza sia sensibilmente diverso e sono di tipo:

  • identificativi: quelli che permettono l’identificazione diretta, come i dati anagrafici;
  • sensibili: quelli che possono rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, lo stato di salute e la vita sessuale;
  • giudiziari: quelli che possono rivelare l’esistenza di determinati provvedimenti giudiziari soggetti ad iscrizione nel casellario giudiziale o la qualità di imputato o di indagato.

A loro volta le informazioni possono essere classificate in:

  • Pubbliche
  • Confidenziali
  • Riservate

Tutte le informazioni trattate nel servizio di conservazione a norma sono trattate come confidenziali del cliente e come tali hanno classificazione “Riservata” ed il loro trattamento segue quanto espresso nel Manuale di Conservazione (documento pubblico) aziendale e secondo un Piano della Sicurezza (documento riservato aziendale).

La classificazione e la successiva modalità di trattamento dei dati per le diverse categorie sono indicate nelle procedure e nei documenti del sistema di gestione della qualità aziendale.

Responsabilità

Tutto il personale che a qualsiasi titolo collabora con l’azienda è responsabile dell’osservanza della presente policy, per questo sottoscrive un “accordo alla riservatezza” che lo impegna anche dopo il termine del rapporto contrattuale con la RCM Italia ed è tenuto a partecipare alla segnalazione delle anomalie, anche formalmente non codificate, di cui dovesse venire a conoscenza.

Comitato della sicurezza istituito per incontri pianificati semestralmente. Fanno parte di tale comitato la Direzione, il Responsabile della sicurezza dei dati, ed il Responsabile gestione Qualità. Il compito di tale comitato è quello di fissare gli obiettivi, assicurare un indirizzamento chiaro con le strategie aziendale e promuovere un supporto evidente alle iniziative di sicurezza garantendo la congruità dei singoli budget destinati alla sicurezza.

Responsabile della Sicurezza delle Informazioni che si occupa della progettazione del sistema della Sicurezza delle Informazioni ed in particolare:

– Suggerire le misure di sicurezza organizzative, procedurali, tecnologiche a tutela della sicurezza e per la continuità delle attività in e di RCM Italia.

– Controllare periodicamente l’esposizione dei servizi aziendali alle principali minacce.

– Verificare gli incidenti di sicurezza ed adottare le opportune contromisure.

Responsabile del Sistema di Gestione che si occupa di:

– Emanare tutte le norme necessarie ivi inclusa la classificazione e divulgazione dei documenti affinché l’organizzazione aziendale possa condurre in modo sicuro le proprie attività.

– Pianificare per il personale un percorso formativo specifico e periodico in materia di sicurezza.

– Promuovere la cultura relativa alla sicurezza delle informazioni.

– Contribuire alla definizione delle contromisure da adottare a seguito di eventuali incidenti.

Tutti i soggetti esterni che intrattengono rapporti con RCM Italia devono garantire il rispetto dei requisiti della sicurezza esplicitati dalla presente politica di sicurezza anche tramite la sottoscrizione di un “patto di riservatezza” all’atto del conferimento dell’incarico allorquando questo tipo di vincolo non è espressamente previsto nel contratto.

Applicabilità

La presente politica si applica indistintamente a tutti gli organi dell’azienda. L’attuazione della presente politica è obbligatoria per tutte le risorse di RCM Italia, e va inserita nell’ambito della regolamentazione degli accordi nei confronti di qualsiasi soggetto esterno che, a qualsiasi titolo, possa venire a conoscenza delle informazioni gestite in azienda. RCM Italia consente la comunicazione e diffusione delle informazioni verso l’esterno solo per il corretto svolgimento delle attività aziendali che avvengono sempre nel rispetto delle regole nonché delle norme e leggi cogenti.

Revisione

La presente politica viene riesaminata ogni anno dalla Direzione in occasione della Riunione di analisi dei risultati di gestione e valutazione degli obiettivi e target annuali. La stessa può essere rivista anche in occasione di modifiche processuali, organizzative e tecniche sostanziali con impatto sulla politica.

Casandrino 03 febbraio 2020

La Direzione

(Gennaro D’Angelo)